MOSTRE ARTISTICHE

ORARI DI APERTURA

Mercoledì 2 giugno 2021
Caffè Grande: 16.00 – 19.30  
Giovedì 3 giugno 2021
Corte Fassetta: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00
Caffè Grande: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 21.30
Museo Civico: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00
Spazio Battistella: 10.00 – 12.30 e 16.00 -19.00
Venerdì 4 giugno 2021
Corte Fassetta: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00     
Caffè Grande: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 21.30  
Museo Civico: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00           
Spazio Battistella: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00  
Sabato 5 giugno 2021 – Giornata Mondiale dell’ambiente
Corte Fassetta: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00     
Caffè Grande: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 21.30     
Museo Civico: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00          
Spazio Battistella: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00     
Domenica 6 giugno 2021
Corte Fassetta: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00    
Caffè Grande: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 21.30
Museo Civico: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00        
Spazio Battistella: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00  

UN LUOGO FAMIGLIARE

Luca Caimmi

Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea

Tutta l’immaginazione di Luca Caimmi è finalmente rivelata in questo ponderato percorso espositivo che tende soprattutto ad accompagnare il visitatore all’interno del suo fantastico universo visivo. Favole, storie e leggende che l’artista racconta con la sensibilità del segno nella delicata sequenza delle sue tavole. Dai paesaggi evocati del Viaggio in Marocco, all’ironia poetica della Rondinella, storia di un pesce volante, fino alle visioni enigmatiche delle Montagne sognate, la creatività di Luca Caimmi esplora i sentieri dell’immaginario per la fascinazione di un’intimità recondita che improvvisamente riappare nelle sue tavole, luminosa e vibratile.

La mostra comprende 60 illustrazioni originali dei volumi
La nave, Pinocchio, Canto di Natale, Rondinella, Le Horla e alcuni disegni inediti sul Marocco

Luca Caimmi

Luca Caimmi nasce a Fano nel 1978. Vive e lavora a Pesaro.
Frequenta la sezione di disegno animato alla scuola d’arte di Urbino e poi si diploma in pittura all’ Accademia di Belle Arti, sempre di Urbino.
Ottiene alcuni importanti riconoscimenti nell’ ambito del fumetto e illustrazione, come il premio Andrea Pazienza e la selezione a Bologna Illustrator Exhibition of Children’ s Books, nel 1998 e 1999.
Nel 2009 per il progetto Osservatorio #1 due cicli di suoi lavori sono presentati alla Basilica Palladiana di Vicenza, partecipa alla “Biennale dei giovani artisti dell’ Europa e del Mediterraneo”
Nel 2011 partecipa alla 54a Biennale Internazionale d’ Arte di Venezia esponendo nel  “Padiglione Accademie”.
Collabora con le gallerie D406 di Modena, Nuages di Milano e diversi editori italiani e stranieri.
Alterna l ‘attività editoriale a quella artistica lavorando nel suo studio a Pesaro in un palazzo del 1700 molto vicino al mare… ma frequenti sono le passeggiate anche verso gli appennini a pochi chilometri dalla città.

FUMI A MARGHERA

a cura del Circolo Fotografico “La Gondola”

Spazio Mostre Battistella

In questa mostra si confrontano due realtà fotografiche temporalmente distanti: una di 70 anni addietro ed una contemporanea; si raffrontano la coscienza individuale e la capacità di percepire fatti allora attuali ma solo intuiti e la fotografia contemporanea ecologista dei questi primi due decenni del nuovo secolo.
Da una parte un impareggiabile fotografo proletario, Sergio Del Pero e dall’altra 18 soci, qualcuno antico, tutti gli altri contemporanei, che si vogliono schierare per testimoniare, senza ipocrisie, il dramma di questo Antropocene.

Il Circolo Fotografico “La Gondola”

Il Circolo Fotografico “La Gondola”, fondato sul finire del 1947, si caratterizzò per uno stile riconosciuto in Europa come “l’école de Venise” che mediava i fermenti dell’estetica neorealista con le opposizioni idealizzanti e conservatrici dei formalisti. Tra i talenti nati nel Circolo ricordiamo alcuni professionisti, Paolo Monti, Gianni Berengo Gardin, Fulvio Roiter, Giuseppe “Bepi” Bruno, Elio Ciol e una schiera di impareggiabili amatori come Giorgio Giacobbi, Sergio Del Pero, Bruno Rosso, Ferruccio Ferroni, ecc.

Sono oltre centoquaranta le mostre prodotte sino ad oggi molte delle quali di grande valore, come le Biennali degli anni ’50 e ’60 ed “Echi neorealisti nella fotografia italiana del dopoguerra” (Venezia, 2012), “Venise ‘55/’65” alla Fondazione Wilmotte (Venezia, 2017) e, sempre alla Fondazione Wilmotte “La Dolce Venezia” nel 2020, ecc.

Ogni anno vengono prodotte una o più mostre tematiche, per stimolare la produzione fotografica dei Soci. Si sono succedute, nel 2006 “0/24 Quotidiane connessioni”, nel 2007 “Tracce del presente”, nel 2008 “Essere,umani”, nel 2009 “Donne!”, nel 2010 “Around Venice” e “Corpi&Anticorpi”, nel 2011 “Positif!”, nel 2012 “Flash!”, nel 2013 “Uomini!”, nel 2014 “Time”, nel 2015 “Quel che resta del giorno”, nel 2016 “Animalia”, nel 2017 “Miti e Riti”, nel 2019 “Codice Sorgente” (mostra per il settantennale), “IceFood” sempre nel 2019.

Nel sito www.cflagondola.it è possibile reperire la migliore produzione di ieri e di oggi nonché notizie storiche, biografie e profili critici dei principali autori.

Nei primi anni ’90 è stata avviata la creazione dell’Archivio Storico, collocato nelle sedi di Palazzo Fortuny e ora presso la Casa dei Tre Oci (attualmente si conservano oltre venticinquemila stampe vintage, molte delle quali realizzate dai più prestigiosi fotografi italiani dal dopoguerra ai giorni nostri). Nel 2010 il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali ha posto sotto vincolo e dichiarato di “eccezionale interesse” un nucleo di 5316 fotografie.

TOURISM IN THE CLIMATE CHANGE ERA
Water Tour e Iceberg Souvenir

Marco Zorzanello

Caffè Grande (spazio inferiore)

Dalla fine del 2015 il fotografo italiano Marco Zorzanello dedica la sua indagine visuale alle relazioni collaterali tra il cambiamento climatico e la nostra quotidianità. In particolare a interessarlo maggiormente sono le conseguenze del riscaldamento globale sul turismo, il cui risultato è il lavoro “Tourism in the Climate Change era”. Pensa che l’ironia sia il modo più efficace e irriverente di raccontare alcuni eventi, anche se tragici, per questo la sua indagine iconografica è rivolta a creare immagini surrealistiche.

Marco Zorzanello

Marco Zorzanello è nato a Vicenza nel 1979 e si è laureato presso la facoltà di studi Umanistici dell’Università Cà Foscari di Venezia. Successivamente si è specializzato in fotografia di reportage all’Istituto John Kaverdash di Milano.

I suoi lavori sono stati pubblicati da molti Magazine internazionali, quali New York Times, National Geographic, Time, Internazionale, Figarò, Newsweek Japan e molti altri.

Nel 2018 ha vinto il premio Yves Rocher Photography Awards; nel 2019 è stato selezionato dal Ministero dei Beni Culturali per realizzare il catalogo delle architetture italiane del ‘900, nel 2020 ha vinto il premio 6mois per il foto-giornalismo.

Le sue foto sono state esposte in alcuni tra i più importanti festival di fotografia europei.

Dal 2015 è profondamente coinvolto dell’indagine iconografica sulle conseguenze del cambiamento climatico sulla nostra vita.

WATER LAND STORIES

Sonia Lenzi

Caffè Grande (spazio superiore)

Rappresentare un territorio antropizzato attraverso le donne e gli uomini, i segni e gli oggetti che delineano il paesaggio, metafore della resilienza al cambiamento climatico e speranza per il futuro. Una ricerca visuale che parte dal Po e dal Reno e interessa l’Emilia-Romagna, la nostra agricoltura e l’ambiente, in queste immagini lungo il Canale Emiliano Romagnolo e le aree che attraversa, dove storie individuali si intrecciano a un percorso collettivo e sociale di cui tutti noi, anche inconsapevolmente, qualora non lo conoscessimo, facciamo parte.

Sonia Lenzi

Sonia Lenzi è una fotografa e artista visiva. La sua pratica artistica, nella quale la fotografia è utilizzata per creare rapporti sociali attraverso segni, forme e gesti, riguarda temi di carattere trasversale, relativi all’identità e alla memoria delle persone e dei luoghi. E’ diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, laureata con lode in Filosofia e in Giurisprudenza all’Università di Bologna e specializzata in Scienze Amministrative.

Suoi lavori sono stati acquisiti in diverse collezioni ed esposti in Italia e all’estero. Tra i principali progetti, pubblicazioni, mostre ed installazioni: “It Could Have Been Me/Avrei potuto essere io” (2015), Bologna, Stazione Alta Velocità/MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna; “Archeologie Familiari” (2015), London, Uncertain States Annual, Mile End Art Pavillion; “Lares Familiares”, Museo Archeologico di Napoli (2016), MLB gallery di Ferrara (2018), Istituto Italiano di Cultura a Londra (2019); “Take Me To Live With You/Prendimi a vivere con te” (2017), Fondazione Carlo Gajani di Bologna, Art City, “Last Portrait”, Feminist Library, London e Women’s Art Library, Special Collections and Archives a Goldsmiths, University of London (2019). Tra le mostre collettive: “Fenomen Photollibre”, CCCB, Foto Colectania, Barcellona (2017); “The Family of No Man”, Cosmos, Les Rencontres de la Photographie, Arles (2018), (Un)Framing Our Identities, Royal Photographic Society, Hundred Heroines, London (2019), (Re)Framing Our Identities, Hundred Heroines – Camera Metropolitana del Lavoro, Art City, Bologna, (2020).

TERRE D’ACQUA
Dialoghi e silenzi nella pittura di paesaggio

Mostra a cura di Giorgio Baldo e Stefano Cecchetto

Museo del Paesaggio di Torre di Mosto
29 maggio – 5 settembre 2021

La mostra è dedicata a quei pittori che, tra Ottocento e Novecento, hanno saputo interpretare il tema della veduta prospettica e d’invenzione del paesaggio dal vero a Venezia e in laguna.
Nell’assoluta aderenza al vero naturale, gli artisti di quel periodo hanno saputo descrivere lo stato d’animo della veduta con la suprema sintesi di un linguaggio espressivo, lontano dalle accademie e mirato a una vera e propria rigenerazione dell’arte.
Terre d’acqua, in quanto si è scelto di dare risalto a una visione prevalentemente ‘liquida’ della città e delle isole della laguna per sottolineare il rapporto tra luce e colore, elementi questi, determinanti per la rappresentazione di un paesaggio suadente, avvolto in quell’atmosfera incantata che ricopre le pietre, i ponti e le terre emerse, un clima che ancora oggi affascina gli artisti e li pone nella condizione di riflettere le loro emozioni dentro al perimetro circoscritto della tela.
La mostra presenta una quarantina di opere pittoriche provenienti da importanti collezioni private, di autori storici quali: Guglielmo Ciardi; Marco Novati; Fioravante Seibezzi; Aldo Bergamini; Cosimo Privato; Virgilio Guidi; Umberto Moggioli; Gino Rossi; Mario Varagnolo; Mario Vellani Marchi ai quali si aggiunge la presenza di alcuni autori contemporanei che hanno continuato a riflettere sul tema del paesaggio in equilibrio tra terra e acqua.
La mostra propone inoltre una sezione dedicata alla fotografia dentro alla quale si sviluppa un percorso che traccia l’itinerario del paesaggio e della sua metamorfosi nella ricognizione dei luoghi del Veneto contemporaneo.

MUPA

La serena inquietudine del territorio

Era il 2008 quando, riflettendo sulla trasformazione della mia città e della mia regione, mi venne in mente questo ossimoro, quello relativo ad una “serena inquietudine”. Una sorta di maschera, che pervade i luoghi che abitiamo. Che si vorrebbe essere fatti a misura d’uomo, abitabili, ergonomici, studiati a priori. Che invece risultano essere costruiti per strati, a posteriori, con vari impedimenti e poco razionali. Ma si vive, per forza, facendo “bel viso a cattivo gioco”. Così, a quel tempo, pensai di avviare un progetto di indagine fotografica sul territorio veneziano che cercasse di restituire quella sensazione. Grazie ad una pagina/gruppo sul social Facebook ho poi riunito una serie di autori che erano, come me, interessati a questi temi ed abbiamo cominciato a produrre immagini “serenamente inquiete” estendendo l’indagine anche ad altre provincie venete. Vista poi la quantità di materiale prodotto, nel passato periodo di reclusioni casalinghe dovute alla pandemia, ho pensato che ci si potesse avvicinare al concetto di “patronato ideologico” valutando uno sviluppo autonomo del materiale migliore postato sulla pagina e data la mancanza di due dei tre soggetti principali necessari ad indagini similari, cioè una committenza pubblica ed il soggetto mediatore, mi sembrava fosse una buona idea quella di sviluppare con questo gruppo di autori/amici, una rivista cartacea, non più indagine personale ma di ricerca di gruppo, autoprodotta ed autogestita. Questo progetto/rivista che è stata realizzata effettivamente nel fine 2020, ed è ancora disponibile sulla piattaforma Blurb, ora vede una sua esposizione (fisica e tradizionale) dei contenuti in una maniera finalmente sociale e conviviale e spero che questa occasione sia propizia ad aumentare interesse per questi temi sensibili legati al paesaggio veneto.

Giovanni Cecchinato
Curatore

Fotografo professionista dal 2000, di base a Mestre-Venezia, è specializzato nella fotografia di architettura, di interni, racconto dei territori e ritratto. Collabora sporadicamente con l’agenzia ABACA PRESS di Parigi per incarichi nel territorio veneto. Alterna la sua produzione fotografica con la creazione di manifestazioni culturali e didattiche sulla fotografia. Organizza e cura la rassegna di incontri “Lo sguardo e l’Ombelico” con ospiti i fotografi che maggiormente influenzano la fotografia italiana contemporanea, in collaborazione con il Centro Culturale Candiani di Mestre e l’Assessorato alla Cultura di Venezia. Ha al suo attivo numerose esposizioni personali e collettive. Alcune sue fotografie sono presenti in collezioni sia private che pubbliche.

Autori presenti

Alessandro Angeli Samantha Banetta Antonsilvio Barbini Sandro Battaglia Gianantonio Battistella Sheila Bernard Federico Bevilacqua Sandro Bonaldo Giovanni Cecchinato Carlo Chiapponi Edoardo Cuzzolin Colin Dutton Piero Fabbri Francesco Finotto Toni Garbasso Antonio Lovison Lorenzo Leone Marcello Marotto Michele Mattiello Giorgio Meneghetti Fabio Morassutto Graziella Pagotto Sara Pellizzer Arcangelo Piai Corrado Piccoli Paolo Pozzobon Giancarlo Rado Ruggero Riggeri Franco Tanel Debora Tosato Marco Vedana Autori dei testi della rivista Alessandro Angeli, Giovanni Cecchinato, Francesco Finotto, Dionisio Gavagnin, Christian Mattarollo, Giorgio Meneghetti , Alessandro Pagni, Debora Tosato

NATUROGRAFIE

Il paesaggio della bonifica tra arte e scienza
di Roberto Ghezzi

anticipazione della mostra
a cura di Elena Cantori e Monica Mazzolini

Corte Fassetta – San Donà di Piave
29 maggio – ore 11:00

La mostra si terrà dal 4 settembre al 12 ottobre nella Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea
Un progetto a cura di Elena Cantori e Monica Mazzolini, promosso dai Musei Civici Sandonatesi in collaborazione con stArt cultura.